lunedì 24 maggio 2010

CIAO GIOVANNI

Un lampo di fuoco ha aperto un cratere, molte vite spezzate,


una donna piange al microfono invocando lo stato …. lo stato

due macchine accartocciate in mezzo a quel cratere, fumo, idranti

chissà che odore ha il tritolo nelle narici

una folla inferocita tenta di linciare le autorità

le bandiere tricolore avvolgono resti umani

il corso della storia italiana è mutato

chissà se francesca ha avuto il tempo di capire ………….

vedere scorrere il film della propria vita

hanno sventrato un’autostrada lo hanno detto al mondo intero

lacrime di molti visi sconosciuti vi hanno accompagnato

è difficile concepire cosa si prova a tradire

chissà cosa pensavi davanti all’Ergife aspettando e chissà di cosa parlavate poi

in casa di Vito e Stefania c’era un piccolo angelo e si parlava di futuro, cosa sarà mai il futuro

Ti rivedo rigirare i baffi e capisco alla fine quello che è realmente accaduto

Sei sempre vivo e oggi, ormai, un simbolo un esempio una strada da percorrere

L’anzianità non la contano più non so se hai venti anni o quaranta o cosa

Sei soltanto Giovanni Falcone

Francesco Siciliano

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